sabato 10 dicembre 2011

NON VOLEVO



Non volevo
 regalarti
Ore vuote nelle quali chiedersi mille perché

Non volevo
Sporcarti
Della polvere delle strade e del calpestìo di erbe malnate

Non volevo
Rinchiuderti
In lenzuola sudate solo a soffrire e sentire la febbre che sale

Non volevo
Farti conoscere
Lo strazio crudele di un amore che muore

Non volevo
sapere
 delle tue parole ingoiate
Quando dopo aver fatto il meglio
ci sarà ancora chi non s'accorge di nulla

Non volevo
Eppure
Ti ho messo al mondo
coltivando per te
un futuro di
fiducia e speranza
con tanta pazienza e nessuna arroganza

Convinta che ogni pena bastasse
 a pagare
la conquista d’un Amore profondo

8 commenti:

  1. Adesso che l'ho riletta mi piace di più di quando l'ho scritta, qualche ora fa...grazie del tuo commento/complimento!

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  2. Le poesie più belle, almeno per me, sono quelle che scrivo di getto, quando mi si accende una lampadina. Poi, al massimo, cambio qualche aggettivo ma l'impianto rimane uguale. E, se rileggendola più volte, mi piace sempre più, vuol dire che ho fatto centro: nel mio piccolo, naturalmente.

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  3. La penso anch'io così...buona domenica Checcus.

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  4. Ci deve volere molto coraggio per mettere al mondo un essere umano, fiducia e speranza spesso non bastano, molto amore ma quello viene dopo col tempo forse c'è anche incoscienza ma da uomo non lo saprò mai.
    Leggerti è bello fa pensare al mondo.
    Buon inizio settimana
    TonyM
    nelmiocuore.iobloggo.com

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  5. Non é vero che un uomo, in quanto tale, non saprà mai certe cose. Paternità e maternità hanno la stessa valenza e dignità. E comunque, se vuoi la mia opinione, quella che avevo allora, molto più giovane di adesso, era questa: avevo dei dubbi, molto forti, su di me. Non sapevo se sarei stata all'altezza, né ero sicura di voler davvero far entrare in questo mondo, non sempre così facile, una nuova creatura. Poi, ho preferito non pensarci più di tanto, altrimenti credo che non avrei messo al mondo i miei figli.Molte altre cose si potrebbero dire su questo argomento, ma per ora, é giusto fermarsi qui. Grazie della visita e del commento!

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  6. Il gioco dei ruoli inquina l'amore.Giù le maschere!

    Un saluto da un nuovo visitatore

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  7. Si, lo penso anch'io...guarda come si era ridotto Bottom con quella testa d'asino. Poi se dobbiamo essere amati, é giusto e meglio esserlo per ciò che veramente siamo...ne sa qualcosa anche il mio Signore di Lerman nella mia favola STORIE DELLA FORESTA INCANTATA...Grazie del commento nuovo visitatore:-)

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