giovedì 12 gennaio 2012

INGUARIBILI IMMATURI


Molto tempo fa mi è capitato di sentire queste cose da mio suocero. Essendo una persona di una certa età doveva recarsi spesso in ospedale per visite e  cure. Mi disse che una mattina tutto era andato a rotoli perché a causa di uno sciopero improvviso i medici avevano chiuso la porta di accesso allo studio adibito alle analisi. Fin qui tutto normale o quasi, eventualmente si potrebbe parlare del solito caso di malasanità, direte voi. E invece no. La mia riflessione voleva vertere su questo…alla notizia che non si potevano fare le analisi ci furono delle persone, anziane, (e sottolineo ‘anziane’) che assaltarono la porta chiusa perché …  avevano fretta di fare le analisi!
Ma, dico io, e se con quelle analisi magari scoprivano di stare malissimo? A cosa serviva tutta quella frenesia? (Episodio number 1)
Altro piccolo episodio (number 2). Tempo fa mi è capitato di vedere C’E’ POSTA PER TE, spettacolo  condotto da Maria de Filippi dove ci sono persone che cercano di recuperare il contatto con qualcuno che è stato importante nella loro vita ma col quale è rimasto qualcosa ‘in sospeso’, mettiamola così, giusto per semplificare il discorso. Ebbene c’è stata una volta in cui si è presentato un signore, vedovo, sugli 80 che ha chiesto di poter reincontrare la sua vecchia ‘fidanzata’, con l’evidente desiderio di riunirsi a lei. Ebbene, i collaboratori della famosa conduttrice si sono spinti in una solare calle veneziana dove hanno scovato una vecchietta in gamba, dagli occhi azzurrissimi, una di quelle signore che quando le vedi ti viene da dire ‘deve essere stata una bella donna!’. Non sapendo chi la mandava a chiamare, perché il programma non lo prevede, la dolce signora ha accettato ugualmente l’invito e si è coraggiosamente presentata, con un abitino elegante e la sua borsina stretta stretta alla mano, nello studio televisivo. Lasciando stare le varie amenità intercorse quando i due si sono rivisti (lei non lo riconosceva e quando l’ha riconosciuto non aveva una gran voglia di parlargli), poi si è capito che colui che effettivamente era stato suo fidanzato ai tempi della guerra o giù di lì, poi l’aveva abbandonata e si era sposato con una compaesana del centro-sud d'Italia, labbandonando la 'morosa' veneziana con una bella bugia. Nella sua tagliente semplicità, la signora ha risposto che nel frattempo ha avuto un ottimo marito e che di lui non gli interessava più niente. Alla fine del colloquio, gli ha  stretto la mano lo stesso e l’ha salutato ma costui, che pure aveva portato un regalino per l’antica fidanzata, alla fine non voleva nemmeno darglielo, visto l’esito dell’incontro, tanto che è stato solo per via che la conduttrice ha insistito che poi lui si è arreso consegnando, mi pare, uno sciocco monile di vetro a colei che aveva ingannato per anni e che ora pretendeva che in un batter d'occhio si adeguasse alla sua nuova realtà.
Tutto questo per  arrivare a dire che se una persona non sa cosa vuol dire vivere, non ci riuscirà nemmeno a 100 anni. E’ una capacità che si ha oppure no, quella di maturare, di capire le priorità, di sapere cosa fare e come fare in determinate situazioni. E’ la capacità, soprattutto, di avere RISPETTO degli altri senza dimenticare quello per se stessi.
C’è chi è maturo a 15 anni e chi non lo sarà mai.
A questo proposito la foto che vedete a illustrare questo mio post è quella di una ragazzina diciassettenne americana che, nonostante la giovane età, è morta a causa di un tumore. Tumore che non aveva curato perché era incinta. Nel parlare comune mi immagino già il commento che accompagnerebbe una situazione simile ‘Sfigata! Doppiamente sfigata, prima perché è rimasta incinta e poi perché si è beccata pure un tumore!’.  E invece lei, nonostante i suoi soli 17 anni ha fatto la scelta più coraggiosa che si potesse fare, dimostrando quella maturità e riconoscendo quelle priorità che certe persone non saprebbero comprendere nemmeno se vivessero 200 anni!  
Idealmente, un abbraccio a Jennifer e una tirata d'orecchie a tutti coloro che, benché in là con gli anni, sono rimasti come bimbi sciocchi e incoerenti... 

8 commenti:

  1. Le tue sono giuste considerazioni, riassumibili con una sola parola: "Egoismo". Vedi quel signore che ha voluto utilizzare una trasmissione televisiva per cercare di ritrovare la vecchia fiamma di un tempo, non si è nemmeno preoccupato di fare una figura a dir poco meschina. La sua analisi, in sostanza, è stata quella di ritornare con la memoria a quella persona che magari aveva amato anni che furono e che adesso, rimasto vedovo, ha riesumato per puro senso utilitaristico.
    Pateticamente (io non ho visto la trasmissione ma mi attengo al tuo racconto) si è presentato con un regalino, la scatola dei ricordi, da esibire in televisione e di fronte alla giusta freddezza della controparte, voleva anche andarsene risentito. Morale della storia? Una persona che vive egoisticamente la sua vita e si accorge degli altri solo quando ne ha bisogno, non solo non imparerà a vivere nemmeno quando avrà raggiunto la vecchiaia ma, per quanto mi riguarda, dovrebbe essere trattato con la stessa indifferenza e disprezzo che lui ha usato nei confronti del prossimo. E, credimi, ce ne sono moltissimi che si comportano in questo modo, travolti dalla frenesia del successo, dalla ricchezza a tutti i costi che impone uno stile di vita ai limiti della schizofrenia, vista dal peggiore lato negativo, oppure dall'arroganza di credere che tutto il genere umano che li circonda, sia spazzatura da usare e gettare.
    Per quanto concerne la ragazzina che per salvare il figlio che aveva in grembo, ha preferito morire, Chapeau, se a 17 anni ha avuto la maturità di fare una scelta di questo genere, e qui non si fanno più discorsi da salotto ma si parla di vita o di morte, quindi cosa ben diversa dal vecchio che per non affidarsi a una badante ha frugato nella sua memoria per riportare alla luce la morosa di tanti anni fa.
    Il concetto egoistico è uguale ma mosso da ben differenti modalità. Non vedo nel vecchio il patos di dover scegliere tra la sua vita e quella del nascituro che invece deve affrontare la ragazzina che, forse, se avesse avuto una buona dose di cinismo ed egoismo, avrebbe abortito, cercando disperatamente di curarsi e guarire. Queste sono situazioni e decisioni che, secondo me, è impossibile giudicare e nelle quali bisognerebbe essere immersi completamente. Il vecchio, invece, aveva tutt'altro scopo, quello della pacca sulla spalla, ritorniamo ai bei tempi e concludiamo a tarallucci e vino.

    checcusnoce-lupus

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  2. Gli episodi che riguardavano i 'vecchi' erano, per l'appunto, due. Entrambi servivano a mio avviso a rappresentare la pochezza e la stupidità a cui si può rimanere ancorati nonostante l'età. Non ho voluto considerare aspetti pieni di pathos..non ce n'é nelle persone che vivono stupidamente, credo che non si siano nemmeno rese conto di certe sostanziali urgenze nella loro vita perché accecati, come dici tu, dall'egoismo, che non consente di vedere oltre la punta del proprio naso. Ora che sto scrivendo mi viene in mente anche come ci siano tante persone che vivono in prospettiva (!?!) della pensione, con quell'acredite perpetua che li fa pensare che l'unico obbiettivo della loro vita sia il dolce far niente, tanto che mentre lavorano bestemmiano e maledicono il tempo che stanno vivendo. E se mettiamo di fronte questo atteggiamento rispetto alla passione che ci ha messo Francesca, la protagonista del mio post precedente, nel lavoro che ha fatto? Anche qui, età diversissime che dovrebbero più normalmente essere l'una svagata, quella dell'innocenza e l'altra piena di verità, dopo tanti anni di vita. Ma non sempre é così. Ancora una volta,é questione di maturità, ci sono persone che ce l'hanno da sempre e chi non la raggiungerà mai.

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  3. Buongiorno, Annalisa.
    Bell'argomento, come sempre: a me vengono in mente quegli anziani che alle 7 di mattina sono già là davanti (a me) per comperare il giornale, o dal fornaio per il pane, come se avessero chissà quali impegni per il resto della giornata. E non credo sia solo perchè si svegliano presto.
    Sulle storie che hai riportato, trovo molto presuntuoso il tizio della trasmissione televisiva, il suo autoerigersi a ricordo e riferimento per un mondo che non esisteva se non nella sua testa [quindi la penso come Chiccus sull'egoismo, addirittura portato all'egocentrismo].
    Sulla storia della ragazza, invece, si, hai ragione tu: coraggio. Fino alle estreme conseguenze, ma coraggio vero, profondo, disinteressato. Da ammirare.
    Grazie per averne parlato, ed un saluto affettuoso a te.

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  4. Vedi sostanzialmente, una persona che va in pensione, non dovrebbe sentirsi vecchio. Ha semplicemente smesso un lavoro che ha fatto per sostenere se stesso e la famiglia. Il dolce far niente, presuppone che , siccome , "lui", ha lavorato per tutta la vita, adesso debba essere servito e riverito, come se prima non lo fosse stato; e chi è che lo dovrebbe servire? La moglie innanzitutto, se ne ha ancora una, o i figli in nome di quel rispetto filiale tramandato di generazione in generazione, che li fanno stare succubi dei genitori per tutta la vita. Ora, so che questa è la maggioranza delle persone ma ce ne sono altre che si comportano in modo differente, cercando di rendersi utili in altre forme di lavoro, inteso come sollievo finalmente meritato da l'una e dall'altra parte. Io sono convinto che il lavoro che svolge un individuo nell'arco della sua vita, è assolutamente inutile se lo fa per puro spirito di sostentamento. Deve per forza di cose avere un minimo di passione, anche se fa l'operaio o l'impiegato in ufficio, deve cioè sentirsi gratificato di quello che fa e delle risposte che da agli altri, solo così riesce ad eliminare quell'egoismo e quell'egocentrismo di cui parla l'amico Massenzio: Se un uomo a 65 anni, dopo essere andato in pensione, si vergogna ad aiutare la moglie nelle faccende di casa in modo che anche lei possa ritagliarsi uno spazio di libertà e magari nello stesso tempo pretende il mangiare servito in tavola, la camicia stirata e altro, allora quel signore, la maturità, quella vera, non la raggiungerà mai perché ci si dimenticherà in fretta di chi era.
    Con mie figlie, per esempio, dopo la riappacificazione, chiamiamola così conseguente al divorzio tra me e la madre,con il diventare adulte, hanno cominciato a capire molte cose e hanno apprezzato il fatto che io per 10 anni non abbia mai detto loro la benché minima parola o insulto sulla mia ex, proprio perché era sua madre e di fango addosso a loro, per causa nostra, ne avevano già raccolto a sufficienza. Per puro egoismo dall'altra parte non è stata la stessa cosa e qui mi fermo altrimenti si scende nel personale e la cosa non mi piace. Con mie figlie tutto questo ha generato un rispetto reciproco che si basa più sull'amicizia e sul rapporto personale inteso come scambio di opinioni libere dai lacci consanguinei che ci sarebbero stati tra padre e figlie; quindi non certo una forma di autoritarismo da parte mia e la conseguente accettazione di dialogo da parte di tutti. Come vedi, anche se gli argomenti cambiano e si diversificano, torniamo sempre al punto iniziale: nel comportamento umano vale di più la passionalità, la frenesia, il vivere che ci viene imposto, la tradizione intesa come perpetuazione di un sistema; o se ne può fare a meno e trascorrere in santa pace e soprattutto con la giusta dose di equilibrio e filosofia, questa vita terrena che facciamo a gara per complicare dal mattino alla sera? Ai posteri....se capiranno!!!

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  5. Ciao Massimo, che piacere ritrovarti qui!
    Per i vecchietti che hanno una fretta sbalorditiva per andare non so dove, mi trovi pienamente d'accordo. Cosa rincorrono? Non si sa. Ben più filosofico un giardiniere che veniva a casa mia quando ero bambina. Io ero piccola, ma mi ricordo una sua frase. Credo di avergli chiesto di farmi un favore e costui mi rispose: 'Certo, ho più TEMPO che VITA!'.
    Purtroppo, come ben sai anche tu, l'intelligenza, intesa come maturità, come sana filosofia di vita, non é sempre sorella della cultura e nemmeno della conta degli anni che ci si ritrova sulle spalle. Purtroppo, c'é una certa categoria di costoro che, tra l'altro, diventa arrogante per il solo fatto che appartiene alla terza età e l'arroganza, secondo me, é sbagliata SEMPRE. Ma vaglielo a spiegare.... Un abbraccio e a presto! Appena posso passo anche io da te..

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  6. Checcus....devo annà dalla parrukiera....ti risponderò quando riesco....:-)

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  7. Ogni volta che si apre un argomento ce ne sono sempre molti altri aseguire come se si trattasse delle famose scatole cinesi. Mi fermo alla prima parte del tuo commento: la classica moglie che, anche se il marito é in pensione, deve continuare a fare tutto come prima, col marito servito e riverito. Penso, credo e spero che questo comportamento sia prerogativa di certe coppie veramente datate. A tal proposito mi riviene in mente il suocero che una volta mi disse che sua moglie (mia suocera, una donna dolcissima e generosissima, che mi é stata veramente affezionata) era un po' triste, un po' depressa. Io allora ricordo che provai a dirgli di portarla, almeno ogni tanto, a fare un giro (cosa che lui non faceva di solito perché, visto che la portava in montagna per 20 gg un mese all'anno, per tutto il resto era 'normale' che costei rimanesse tappata in casa), magari in un centro commerciale, a vedere uin po' di cose. Ebbene, il suocero mi ascoltò e ripulì la macchina per portare la moglie il giorno dopo a fare il giretto ma...durante la notte lei,silenziosamente e senza tanto disturbare, come era stato sempre nella sua vita, morì d'infarto. Speriamo di accorgerci in tempo e di non arrivare sempre così in extremis a capire che qualche piccolo cambiamento di rotta farebbe una grande differenza per noi e per i nostri cari!

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  8. Il fatto che ogni volta che si aprono delle discussioni su di un argomento, poi se ne aprano altre, è, credo, fisiologico, anche perché, ormai, è tutto concatenato. Certo che hai fatto un esempio piuttosto drastico su come potrebbe essere l'epilogo di certe storie. Speriamo che qualcuno non approfitti dell'esempio per vedere se riesce a far fuori la moglie e nello stesso tempo diventare uno stimato marito.

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