lunedì 6 febbraio 2012

ADELE VERSUS LADY GAGA



Quelle che una volta erano definite banali ‘canzonette’ sono diventate, negli ultimi decenni, lo specchio del nostro modo di pensare, alla stregua di ogni altra patentata forma d’arte.
I generi sono tantissimi, ed è giusto che sia così, però vedo che attualmente ci sono due personaggi che, in questo campo, hanno un notevole successo anche se, al tempo stesso, sembrano rappresentare quelli che di solito si identificano come i lati opposti di una medaglia. Sto parlando di ADELE e LADY GAGA. Tanto  è lineare, pulita, classica (se mi è permesso di dire) la figura e la voce di Adele, altrettanto è esasperata, multi sfaccettata e provocatoria lady Gaga.
Delle due lasciatemi dire che trovo più moderna ed attuale Adele.
L’ho vista (e rivista) recentemente per via che Sky sta facendo passare più volte un suo recente concerto tenuto presso la Royal  Albert Hall di Londra. Abito nero di pizzo, capelli un po’ stile anni ’60, un paio di semplici decolleté ai piedi (che tra l’altro ha tolto prima di cantare le ultime canzoni). Era tutto sobrio, lei, il teatro stesso (solo uno scenario composto da un discreto numero di lampade stile paralume da soggiorno, messe in file rigorose, che si accendevano e spegnevano ritmicamente). Nessun balletto, nessun cambio di scene. Solo lei, il pubblico, i musicisti, un eccezionale pianoforte, poche coriste e un DIALOGO profondo, umile, attento tra lei e coloro (ed erano tantissimi) che si erano radunati proprio lì per ascoltarla. Un modo di cantare impeccabile, dove la voce, le parole e la musica erano le padrone assolute del concerto. Senza voler spettacolarizzare nulla se non la verità di quei sentimenti vissuti che sono patrimonio e croce di chiunque ma che solo una vera artista come ADELE ha saputo tradurre per tutti noi.
Non molto tempo fa ho anche assistito a una lunga intervista a Lady Gaga e, come tanti altri, sono stata curiosa di cercare di capire che cosa vuole trasmettere questo personaggio, che pure è un’artista, indubbiamente, ma che rispecchia quella parte senza prospettive di tanta umanità di oggi. I balletti più o meno acrobatici accompagnano canzoni e musical da decenni. L’ossessione per il travestimento, fondamentalmente, credo sia pura espressione di una mancanza di idee. Si vuole stupire perché sotto c’è gran poco. O meglio, sotto ci sono le stesse sofferenze che esprime anche Adele, ma se ne stanno ben nascoste, occultate dietro a scarpe lunari,  a trucchi improponibili che abbruttirebbero anche la più bella donna di questa terra (e lei non è certamente tra queste), dietro ai soliti rimescolamenti bisex che hanno cominciato a far leva sul pubblico dai lontani anni 70-80 e che ora, sinceramente, sembrano più degli inutili scimmiottamenti di tempi ormai andati più che delle denunce o delle prese di posizione.
Insomma, io trovo ADELE molto più avanti di LADY GAGA. Tra l’altro, credo che quest’ultima abbia avuto anche seri problemi economici a causa dell’allestimento eccessivamente costoso del suo ultimo tour. In compenso, non so quanto ADELE abbia guadagnato, ma certamente non ha speso cifre improponibili dietro a bare fatte come uova di plastica né a scarpe e abiti che sembrano costruiti su misura per marziani.
Siamo ancora semplici abitanti di questa terra, tanto vale riconoscerlo… e rimanere con i piedi per terra, proprio come Adele, che da semplice umana si é tolta le scarpe perché le facevano male, come succede a tutti.
 

6 commenti:

  1. Vedi scoiattolina, è, tutto sommato, quello che succedeva negli anni 60, quando c'era la trasgressione, accompagnata, però, da gruppi musicali che sapevano suonare e cantare, magari era musica opinabile da persone abituate all'operetta, in ogni caso ha segnato un epoca irripetibile. Anche allora c'erano personaggi che sulla scia dei gruppi che andavano per la maggiore scimiottavano musicalmente e scenograficamente i medesimi, con risultati da sagra di paese. Francamente di Adele, posso dire che ha una bella voce, alcune sue canzoni mi piacciono ma non è il mio genere, onestamente. Lady Gaga non è altro che il sotto prodotto musicale e culturale di un epoca in cui prevale il guadagno a ogni costo, con artisti costruiti e fabbricati su misura dopo aver fatto un attenta analisi di mercato in cui la bravura di un "artista", conta ben poco. Doveva essere l'erede di Madonna ma con quest'ultima ha ben poco da spartire, come voce, musica, talento che deve essere spontaneo, aggressivo senza paura dei giudizi altrui. Perché un artista quando fa una cosa in qualsiasi campo deve crederci lui per primo e fregarsene altamente dei giudizi dei cosi detti critici che spesso vanno a braccetto con chi costruisce falsi idoli. I ragazzini si fanno impressionare facilmente, basta un po' di trasgressione, e qualche allusione più o meno velata sul sesso ed ecco fatta la star di turno.
    A proposito, vai sul mio blog che ho scritto qualcosa di interessante, mi piacerebbe la tua opinione. Ciao checcus.

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  2. Secondo me, negli ultimi anni, le cantanti in questio rappresentano altro, meno la canzone. Saluti da Salvatore.

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  3. Per Checcus: sicuramente entrambe sono delle artiste nel senso che credono in quel che fanno e i risultati danno loro ragione, visto che sono tra le più osannate al mondo. Poi, per la profondità, per la capacità di esprimere e far risaltare emozioni, ognuno ha il suo 'colore' e ognuno ha i suoi gusti che dipendono dall'età, dalla cultura, dall'intelligenza, dalla sensibilità. Ribadisco che sono comunque due facce della stessa medaglia, il mondo di oggi, diversissime, ma convivono, come siamo diversi noi oggi, che da una parte siamo attaccati alla superficialità, all'apparenza e dall'altra accendiamo il telefonino perché faccia l'effetto 'stellina nella notte' durante i concerti, e questo perché abbiamo comunque un cuore che dell'apparenza non sa cosa farsene, perché in realtà esso si nutre di sentimenti e basta...

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  4. per Salvatore: il video, la TV hanno bisogno di apparenza, di qualcosa che impressioni, che evochi una sensazione. Molte delle cantanti di oggi sono spaventosamente attaccate a questo apparire per cui le loro performances ci perdono in valore musicale e dei testi che cantano ma anche costoro sono uno specchio del mondo di oggi. Poi, capisco, il mondo di oggi può anche non piacere, ma qui viviamo e sta ad ognuno fare qualcosa di positivo...

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  5. Quel poco che conosco di loro mi fa pensare che Adele sia una buona interprete di discrete canzoni; viceversa Lady Gaga sia un' eccellente macchina da spettacolo che usa anche delle canzoni (bruttine, diciamocelo) per veicolare se stessa. L'una spicca perchè anche l'altra abbia un senso, mi sa: alla fine lo show business si è sempre saputo arrangiare a proporre angeli e demoni, santi e peccatori.

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  6. Sicuramente lo show business fa la sua parte, ma Adele ha troppa 'anima' nelle sue canzoni per essere nata appositamente solo per per essere data in pasto al pubblico per contrastare un personaggio che é il suo opposto. Diciamo che, come capita spesso alle persone di successo, si é trovata al posto giusto nel momento giusto e con le carte giuste in mano. Ora noi tutti abbiamo bisogno di essenzialità, di valori veri e non plasticati, e di spendere poco anche, dati i tempi. Le spettacolarizzazioni presto non avranno più senso nemmeno al cinema, dove tutto si ri-produce via computer e non più con l'ausilio di centinaia di comparse come ai tempi di Burton e della Taylor oppure anche fino al Braveheart di M. Gibson. E chi casualmente ha 'afferrato' questo concetto, é già vincente, se poi questo concetto corrisponde effettivamente e non fintamente a quello che pensa, basta solo andare avanti e non preoccuparsi più di tanto di quello che ci sta intorno....

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