giovedì 26 luglio 2012

TUTTO IL RESTO E' NOIA...

Noi abitanti di questa vita ci siamo spesso divertiti ad avere a che fare con questi tre sostantivi: soldi, sesso, sballo.....certo, per alcuni le dosi sono state limitatissime, per altri così cosà, altri ancora ne hanno avute a josa, andandosele a cercare oppure trovandosele già in mano dal solito destino che così ha voluto. Vedi ad esempio il 'buon' Vasco Rossi che, dopo anni di vita incasinatissima, ora, arrivato alla fatidica soglia dei 60, ha avuto un crollo inevitabile, nel fisico come anche nella psiche, dato che certe sue canzoni attuali hanno una nostalgia da 'casa di riposo', ben diverse da quelle 'arrabbiate' per cui é diventato noto al grande pubblico. Tutto cambia, inevitabilmente e, come dicono dalle mie parti, l'unico che ci fa una bella figura pare sia il Tempo, che é e rimane un Gran Signore in quanto non fa sconti a nessuno...
Detto questo volevo parlarvi della serie televisiva Romanzo Criminale.
Non sempre mi sono piaciute certe fiction, tanto che in alcune ci ho anche ravvisato una sorta di balzana 'apologia di reato', specie quando si tende a fare di un noto criminale una persona che può sembrare addirittura poetica...
Qui no. Ci sono i soliti intrighi, le amicizie, gli amori 'incrociati' (bellissima, drammaticamente parlando, la situazione tra il Dandy, il commissario Scialoja e una lei prostituta di professione che non ha cuore e che usa entrambi a suo piacimento, mettendo ulteriore attrito tra due uomini che già nel ruolo istituzionale sono uno contro l'altro). E poi ci sono gli omicidi, le botte, la droga che viene sniffata come se fosse Nutella da mandar giù così, perché a una cert'ora si ha un certo languorino....
E' un mondo che io, personalmente, non conosco, come tanti del resto, ma trovo che, per come lo posso immaginare, sia stato descritto molto bene, per il semplice motivo che mi ha coinvolto.
Quello che mi é piaciuto di più é, come sempre, la grande sottolineatura all'aspetto umano dei personaggi. In pratica ogni azione ha un motivo che affonda le sue radici nelle problematiche affettive, specie nella famiglia d'origine, in quella zona più profonda e più fragile che, nel bene o nel male, ha segnato per sempre ognuno di noi.
E così scopriamo che tutti riescono a fare i duri solo se ce la fanno a staccarsi completamente dai sentimenti. E così scopriamo anche che, senza quei sentimenti, si é come delle armi sempre pronte a sparare, senza nessun ritegno, senza ripensamenti. E dopo, se l'azione é andata a buon fine, ci sarà un ritorno economico. Ma poi bisognerà pensare a come investirlo. E quindi bisognerà gestirlo. E da quella che sembrava una benedizione sorge invece un problema. Ma qui, visto che si parla di persone 'toste', il problema si supera. E allora? Dopo bisogna crearsi un nuovo scopo, una nuova attività. Quando ci si accorge di essere piombati in un girone infernale che sta macinando il cervello,le carni e il cuore é già troppo tardi. C'é qualche debole tentativo di riemergere, ma non é più possibile.
Comprendo che questa possa essere una situazione estremamente realistica.
Tutto questo l'ho capito in una scena per me molto significativa. C'é un matrimonio, sontuoso, celebrato da dei parenti di questi boss (Romanzo Criminale parla della Banda della Magliana, dagli esordi fino al loro coinvolgimento con Cosa Nostra e la politica). Alcuni, per avere un perfetto alibi e non esporsi, rimangono alla festa, mentre altri vanno  a compiere una vera e propria esecuzione. La colonna sonora, in questa sequenza, é data da una tristissima canzone di Franco Califano 'Tutto il resto é noia'...in fondo, tutti, in questo film, sia eroi che antieroi, sono stanchi della vita. Combattono,  giusto per passare il tempo, perché altro non sanno fare, perché tutto quello in cui credevano é andato storto, perché, appunto, tutto il resto é noia! Amara verità: la vita, senza l'ancora di un affetto, perde tutto il suo sapore.... 

4 commenti:

  1. Non ho visto gli episodi per televisione e quindi non posso entrare nel merito. Ogni uno quando nasce ha un destino segnato ma non vincolante e quindi sta a lui modificarlo come meglio crede. E' tipico, per chi nasce fortunato, sprofondare nella noia, anche se ci sono molti casi contrari ma sono sempre eccezioni. E' più facile trovare personaggi che si sono fatti un imperativo categorico nel fare fortuna e avere successo, per riscattare quella che a loro dire, era una vergogna, viste le umili origini e la miseria materiale in cui sono nati. Poi, bisogna vedere come si sono creati un futuro; sicuramente chi ha scelto di diventare un criminale, ha ben chiari i rischi a cui va incontro, come chi non va tanto per il sottile nei guadagni facili. Caso mai e qui ti do ragione, è il dopo, quando si deve consolidare il successo, da qualunque parte esso sia arrivato che casca l'asino; all'entusiasmo iniziale, il famoso "fine che giustifica i mezzi", frase molto spesso stravolta dal suo vero significato, subentra o comincia a subentrare una sottile paura: il criminale dovrà diventare sempre più spietato per non farsi tagliare l'erba sotto i piedi, mantenendo però l'anonimato; quello che ha fatto soldi facilmente, si vergogna perché nella buona società è costretto a spiegare chi, come, cosa, quando o ricorrere a pietose bugie. In pratica, solo chi è riuscito a trovare il giusto equilibrio (e torniamo sempre li) nelle cose della vita, sia sue personali o imposte, riesce a capire l'importanza di non bruciare tutto sull'altare del successo, da qualsiasi parte esso arrivi. In molti film o biografie, si vede il "gangster" che accarezza affettuosamente i nipotini ma non è la sua vera faccia. Oppure il ricco che fa beneficenza, senza averla fatta prima quando serviva. Risentono della mancanza di affetto, come dici giustamente ma quello ormai a una certa età possono solo comprarlo oppure gettare la spugna e avviarsi sul viale del tramonto come sta facendo Vasco Rossi, che a 60 anni non può certo più permettersi una vita spericolata ma più solidamente una moglie che ha sposato adesso, forse per paura che anche quell'affetto di lunga data possa sparire come neve al sole.

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  2. Grazie Checcus delle tue parole.
    Che dire, se non che bisogna avere il coraggio e la costanza di coltivare i propri affetti con grande attenzione, altrimenti il tempo passa e non ci rimarrà che sabbia tra le mani. E' da egoisti e presuntuosi sperare che 'la bella vita', la'fortuna', il 'non pensare perché tanto adrà sempre tutto bene' ci accompagnino per sempre. Ne sapevano qualcosa specie certi personaggi, come Gassman padre che, dopo aver avuto di tutto e di più, si é avviato mestamente a sopravvivere in una sequela di tristissimi anni, quelli che hanno preceduto la sua scomparsa, che sono stati deturpati, oltre che dalle magagne della vecchiaia, anche da una inguaribile depressione...Questo non vuol dire che si debba vivere una vita da pecora per paura di sbagliare, certo che no, ma il rendersi conto che non siamo e non saremo sempre vincenti può aiutare:l'umiltà insegna sempre moltissimo!

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  3. http://mattax-mattax.blogspot.it/
    mi sono iscritto, perché non t'iscrivi sul mio? razzista? borghese? conformista? conservatrice? tradizionalista? reazionaria? perbenista? a te la scelta...

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  4. Matteo....io non ti conosco, ma ho visto un tuo commento qui giorni fa dove non capivo nulla del contenuto, tanto che pensavo fosse stato messo per errore per cui l'ho cancellato..se poi vieni qui in 'casa' altrui a sbattere al vento aggettivi che sembrano messi apposta per irritare perché 'prevedono' solo una serie, lunga, di caratteristiche tutte negative, secondo me farai MOLTA FATICA ad avermi tra i tuoi lettori. Vedi tu...secondo me non hai capito come si sta al mondo....il rispetto, sai cos'é?

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