Dammi la mano & fammi uscire
In questo giorno grigio di perla e fumo
Mentre l’inverno ancora non vuol lasciarci
Voglio sentire l’aria fresca sul mio viso
Voglio la mia mano dentro la tua
Mi basta poco
Il tuo sorriso
Che accende il mio
I tuoi occhi
Che mentre mi guardano fermano il tempo
Che mentre mi guardano fermano il tempo
Dammi la mano & fammi uscire
In questo giorno trasparente di nuvole e vento
La primavera tra poco sarà
Lascia che le maschere si rincorrano senza tempo
Voglio sentire le tue dita sfiorare le mie labbra
Mi basta poco,
Il tuo profumo
Che inebria la mia mente
Il tuo abbraccio,
Che mi solleva dal mondo
Dammi la mano & fammi uscire!
Che inebria la mia mente
Il tuo abbraccio,
Che mi solleva dal mondo
Dammi la mano & fammi uscire!
scritta il 25 gennaio 2009
La tenerezza solidale di una mano che stringe la nostra e ci sorregge quando temiamo di cadere... tutta raccolta nei tuoi dolci versi
RispondiEliminaGià, Paola carissima, per quanto ci si sforzi di essere sempre forti, c'é sempre il bisogno di sapere che ci sarà qualcuno ad aiutarti nel momento del bisogno (e anche no, magari...)!
RispondiEliminaNon c'è bisogno di commentare le tue poesie, sanno sempre attivare i migliori sentimenti e portare la dolcezza dove nessuno è mai riuscito ad arrivare. Checcus.
RispondiEliminaLa magia sta nel fatto che chi parla di pesci di ferro e chi invece di maschere che si rincorrono senza tempo si riescono tuttavia a capire...
RispondiEliminaMa non scrivo sempre di pesci e ferro anche di dolcezza e di amicizia,
EliminaCerto che si, caro Checcus, la tua mano e la tua mente sono tese verso la dolcezza e l'amicizia, ma la sofferenza che hai conosciuto per così tanto tempo ti é (giustamente) indigesta...proprio come i pesci di ferro...e come darti torto?
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