giovedì 12 luglio 2012

DONNE..DU-DU-DU...

Non é da me generalizzare. Ognuno é diverso al mondo e per fortuna che é così. Ci sono tuttavia delle caratteristiche che talvolta accomunano certe persone, indipendentemente dall'età, dalla categoria sociale o culturale che queste possono avere.
Essere donne vuol dire un'infinità di cose. In vari momenti della propria vita ci é magari capitato, o ci capiterà, di essere madri, mogli, amanti, sorelle, figlie, amiche. Tuttavia questi sono tutti termini, se ci fate caso, che hanno a che fare con le RELAZIONI. L'essenza della femminilità sta in una sostanza diversa, che noi tutte possediamo, sebbene in misura differente le une dalle altre. Anche tempo fa, quando mi é capitato di dire la mia su una manifestazione a favore delle donne che era stata fatta a Roma, ricordo di avere affermato che non ne ero molto entusiasta e che non ci avrei mai partecipato. Se ad esempio una donna fa uso delle sue indubbie qualità di sex-appeal, può ottenere, oserei dire, quasi tutto. Se poi codesta donna é impermeabile all'altrui 'si dice', allora il mondo é suo...giusto prima, mentre biciclettavo in palestra, ho letto qua e là un'intervista fatta a Bèlen dove la bellissima diceva che il fatto di essere considerata una 'str***' non le faceva né caldo né freddo, anzi! Come sempre, questione di punti di vista, questione di prospettive di vita. Grazie a Dio non la invidio, ma nemmeno la capisco, anche se, materialmente parlando, comprendo che la sua scelta, almeno per ora, rende alla grande, specie in termini di notorietà e relative entrate economiche.
C'é poi anche un'altra ampia categoria che fa la stessa cosa, ma in un modo ancora più subdolo, sono coloro che, coperte dal sacro vincolo, magari non amano più il proprio marito ma lo sfruttano, 'che tanto la cosa gli é permessa e nessuno può dir niente'....
 Secondo me questo tipo di atteggiamento va a 'sporcare' e a creare grande disattenzione su quello che é invece quel lavorio costante, che molte di noi fanno spesso in silenzio, con grande abnegazione, senza quasi nemmeno pretendere di avere qualcosa indietro. E queste sono quelle donne che hanno una innata necessità di ordinare, di sistemare, di organizzare, di guarire, di sostenere, di migliorare, in qualche modo, la vita di coloro con cui hanno a che fare, specialmente quella dei propri cari. E questa é una bella fetta di bravura che in pochi ci riconoscono, anche se, a dire il vero, quei pochi che l'hanno capito magari ci dicono frasi del tipo "voi donne avete grandi oneri, e a volte anche grandi soddisfazioni' (sms che ho ricevuto giusto la settimana scorsa e che penso terrò ben custodino per lungo tempo, così, giusto per sopperire a certi momenti di inevitabile crisi esistenziale che ogni tanto colpisce anche me, come tutti).
Qualche giorno fa ho frequentato un corso di regia per due intense giornate. Ho però anche avuto un po' di tempo in cui non ero impegnata...stare senza far niente non é mai stata una mia inclinazione. Tra l'altro si doveva fare tutto in silenzio per non rovinare l'audio delle riprese per cui le scelte non erano molte. Beh, io mi sono trovata lo stesso qualcosa da fare. La casa prestataci per questa attività era quella di uno dei tanti single 35enni che di questi tempi vagano misteriosamente per le vie di questa terra senza mai incontrare un'anima gemella. Ho piegato tovaglie e tovaglioli, ho spolverato la cucina, ho preparato il caffé...una donna, nel suo piccolo, sa sempre cosa fare per cercare di rendere un po' migliore la vita.... 

2 commenti:

  1. Mi fa piacere constatare che hai dato un evidente esempio di amore moderno. Il Gossip, il sex-appeal e il menefreghismo delle moderne veline, dotate da madre natura di un fisico che incarna la società attuale: notorietà, soldi e sesso. quale cosa più semplice di esercitare il mestiere più vecchio del mondo, seppur lavato e adattato allo spirito dei tempi? Le bruttine o si rifanno con gli studi e la carriera o si sposano e vivono "infelici" la loro quotidianità, con marito, figli e tutto il resto. Neanch'io sono d'accordo con certe manifestazioni delle donne, laddove diventa esclusivamente folclore, senza dare nessun sbocco pratico alla loro protesta, l'8 marzo ne è l'esempio più classico: si festeggia una volta all'anno. Poi, per quanto riguarda quelle donne che sembrano animate da sacro furore , per le faccende domestiche, quasi volessero dimostrare che, senza di loro il menage famigliare non va avanti, beh! E' una questione di scelta. Gli uomini, si sa, appartengono a due distinte categorie, anzi tre per essere esatti, Chi si arrangia perché è stato abituato fin da piccolo a essere indipendente, chi è imbranato e non riesce a lavarsi nemmeno un calzino e chi ha i soldi e può permettersi la donna di servizio o domestica che sia: io appartengo alla categoria di chi si arrangia, nozione che mi è stata inculcata da mia madre fin da piccolo, dovendo lei lavorare essendo rimasta vedova. E' chiaro che una società impostata in questa maniera, è praticamente tagliata col coltello senza appello. Sarebbe comunque molto più significativo se ci fosse un giusto equilibrio, nel quale ognuno fa la sua parte dando le giuste soddisfazioni e possibilità di realizzarsi ad entrambi. E' la solita utopia, un po' fantastica che solleva una montagna di parole o discussioni, senza arrivare a nessuna soluzione. Trovare due persone di sesso diverso che si uniscono, non voglio neanche dire si sposano, e che mantengono quella libertà propria di chi ha un certo quoziente di intelligenza, senza dover costringere l'altro/a a fare cose che sono obbligate da secoli è come cercare un ago nel classico pagliaio. Per troppi, tanti, l'amore è una messa in scena di tranquillo convivere quotidiano, come l'acqua di un fiume che scorre pigra, fino a quando non tracima. Purtroppo anche per me, c'è un però, sono cose che dico col senno del poi, quando ormai è tutto passato ma se magari qualcuno/a riuscisse a capire l'importanza di essere liberi anche nelle cose semplici, forse certi errori si comincerebbe a non commetterli più.

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  2. Non importa Checcus, meglio vivere di utopie ma assaporare il gusto della vita, per quanto a volte questa possa essere amara, piuttosto che vivere senza l'ombra di un dubbio, solo perché é scritto (chissà dove) che nulla deve mai cambiare...e questo vale per il lavoro, le amcizie, i sentimenti...

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