sabato 5 gennaio 2013

C'E' ROSA E ROSA

"Non c'é rosa senza spine"
"Se son rose fioriranno" "la rosa, anche se non si chiamasse 'rosa' sarebbe pur sempre una rosa"....e via di questo passo. Uno dei più bei fiori che ci sia stato dato é anche stato, da sempre, un simbolo di fatti e personaggi che popolano la nostra vita.
La Donna, spesso, ricade in questo paragone, nel senso che, se pure bellissima avrà, inconfondibilmente, dei gravi difetti, che ne abbasseranno il valore, così come ogni rosa, per quanto meravigliosa possa essere, ha pur sempre le sue spine.
A dire il vero, se fosse per questo almeno il paragone con la rosa é gradevole. Ricordo che ce n'é uno simile e ben più grezzo 'La donna é come la castagna, bella de fora e dentro la magagna'....mmmhhhh....ma perché se una persona é 'bella' deve essere per forza palesemente difettosa in altre parti di sè? Bah...secondo me é la solita classica storia: gli uomini ci vogliono abbassare di livello, e finché noi povere e mentecatte femminucce ci crediamo gli va da Dio...
Ma perché mai io oggi m'invento i paragoni con la rosa? Perché pensavo, giusto poco tempo fa, alle storie d'amore. Non ne avevo in mente una di specifica, o forse anche si, ma il confronto con le altre, con quasi tutte le altre, mi dava sempre lo stesso risultato: l'Amore é un sentimento tanto bello quanto fragile. Fa bene e male allo stesso tempo. E' da curare dall'inizio alla fine e poi non si sa nemmeno se le nostre cure saranno sufficienti. All'improvviso può arrivare il vento, la tempesta, il gelo, la muffa, la forbice del giardiniere...e all'improvviso di quello che c'era non rimane nulla se non un pallido ricordo. A volte questo ricordo é talmente lontano che ti viene addirittura da chiederti "ma questo momento, che mi pare di ricordare, fa parte di me? O é solo un sogno, magari fatto troppe volte?"
E' ovvio, se le facoltà mentali ancora ci assistono, uno straccio di verità verrà a bussare insistentemente alla nostra testa e a raccontarci come effettivamente sono andate le cose...e, a seconda di come sono andate, ne usciremo più amareggiati e delusi, oppure più sereni e sazi della vita.
Quello che volevo arrivare a dire é questo...sto assistendo, tramite i figli e gli amici dei figli, a delle situazioni che giudico difficili, pesanti e che non ricordo di avere vissuto già alla loro età.
Se qualcuno avesse preso l'abitude di leggermi credo che forse non lo farà più. Vedo che mi ripeto, lo so, scusatemi, ma se scrivo é per dire quello che penso e quello che penso, in questo specifico momento della mia vita (ma mi pare anche di molti altri) é una sorta di palude marcescente. Pochi valori, molta rabbia, poca speranza, molta pigrizia, poche idee, tanta confusione.
Vi lascio con un ultimo paragone...l'altro giorno ero alla cassa del supermercato. Sono stata sorpassata da due adolescenti, mentre la mamma, che evidentemente doveva pagare, é rimasta dietro di me. Mentre raccattavo come potevo la spesa per metterla il più velocemente possibile nei sacchetti (guai a perdere qualche millesimo di secondo, che di cassiere gentili ce n'é poche!) ho fatto caso alle due ragazzine che avevo vicino a me....bruttine assai, capello lungo, quasi identiche, entrambe eranoprovviste di occhiali, entrambe avevano lo sguardo fisso su un punto immaginario e nel frattempo parlavano fitto fitto tra di loro. Il tono della conversazione era lo stesso che avrebbero potuto avere due persone adulte che parlassero di argomenti di somma importanza...ebbene gli argomenti trattati da codeste ragazzine erano 'ma quello con chi sta?' 'ma su FB io ho visto che sta con quella!' 'si però non é vero, io invece so questo' 'e quest'altro con chi sta?'....scusatemi ma a questo punto mi viene da paragonarle a un mazzo di rose che mi furono regalate tanto tempo fa. Per risparmiare e far bella figura le rose erano state comprate credo, da un venditore ambulante, ad un prezzo stracciato. Erano tantissime, il mazzo era grossissimo; apparentemente potevano anche fare bella figura. Ma in realtà non avevano profumo ed erano piene zeppe di spine..ecco quelle ragazzine me le vedo così. In fiore, magari anche carucce all'apparenza, ma che donne saranno, poi, nella vita? Chiaro che non posso e non voglio paragonare l'esperienza che mi dà la mia (grrrrr!) età con la loro, ma, perdonatemi, io le ho sentite VUOTE, come VUOTE sono tante persone che ci circondano, anche da adulte...spero solo di sbagliarmi, ma ho dei forti dubbi!  

3 commenti:

  1. Sono figli/e di questa società: Se consideriamo come ci si comportava o si veniva educati una volta, era la stessa cosa. La famiglia povera non pensava a far studiare il figlio ma a farlo lavorare prima possibile per aumentare l'introito famigliare. Il benestante invece lo faceva studiare per essere orgoglioso di esibirlo come un bene prezioso. Oggi sono educati, fino a pochi anni fa dalla televisione, adesso dal computer che sostituisce i genitori. Non c'è scambio culturale, affettivo, come ci poteva essere una volta con le dovute eccezioni, c'è il vuoto; si prendono alcune cose che interessano, le si seleziona e si punta tutto su queste: amicizie, amori, moda, sesso, fumo o droghe, tutto serve per essere "in". Purtroppo, quando passata la giovinezza ci si imbatte nella realtà pratica di tutti i giorni, della rosa appassita, rimangono solo le spine.

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  2. Nulla da replicare a quanto dici, mi viene solo in mente una frase fra le tante di un video del comico nostrano Natalino Balasso, che si é messo, con la sua sagace ironia, a fare un video come se facesse il discorso di fine anno e dice una cosa del tipo " parlate, parlate ai vostri figli, invece di fargli vedere la televisione..ma tanto é inutile che ve lo dica, perché voi siete stati allevati allo stesso modo e non sapete fare altro"....

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