giovedì 16 maggio 2013

LETTERA AD AMEDEO

Su FB oggi ho trovato la notizia che la trasmissione LA STORIA SIAMO NOI, condotta egregiamente da Minoli per alcuni anni, non andrà più in onda. Mi dispiace. Tempo fa, specie quando andava in orari in cui riuscivo a seguirla, mi interessava molto.
Ricordo che fu proprio tramite questa trasmissione che qualche anno fa scoprii la storia di S.E. AMEDEO GUILLET.
Vi lascio il motivo per cui la sua storia mi ispirò a scrivere una poesia, che qui desidero riportare e che ho pubblicato nel mio libro LIEVI PASSI TRA I GIORNI, raccolta di poesie, ED. Albatros...

"Ci sono alcune, rarissime vite, che sono fatte apposta per essere catapultate nella leggenda quando gli stessi protagonisti sono ancora tra noi. Una di queste esistenze incredibili è quella vissuta dal generale Amedeo Guillet....Bellissima e dolcissima, a mio avviso, anche la figura di Kadija, meravigliosa donna di cui si innamorò nel tempo in cui era in missione in Eritrea nel 1.939. Nonostante in certe biografie del generale lei sia descritta come una banale 'concubina', quando invece ho visto le lacrime di Amedeo che la ricordava durante una sua intervista a Minoli per 'La storia siamo noi', sono stata talmente affascinata da questa donna così unica, per coraggio, bellezza, dignità e capacità di amare, che ho pensato di dedicarle questa poesia. Contattata casualmente via internet dal dott. P. Montagna, che da anni cura la raccolta di qualsiasi scritto che riguardi S.E. Amedeo Guillet, ho avuto la soddisfazione di sapere che questa mia poesia è stata letta dal generale stesso"

                                                              LETTERA AD AMEDEO

 

 

Quanto tempo è ormai passato?

Per te era forse solo ieri,

per me

è anche l’oggi, il domani, il sempre!
 

Mille e mille volte il vento ha già moltiplicato

Le sinuose onde di sabbia che insieme abbiamo calpestato 

Come allora

I miei abiti candidi si muovono leggeri

Come per accompagnare i miei sommessi pensieri
 

Sono già nel mondo che ancora ti aspetta

Dove c’è solo pace e non esiste fretta
 

Impossibile,

ripensare alla propria vita con nostalgia

ogni tristezza, qui, è spazzata via!
 

Eppure, anche in questo luogo dove tutto è perfetto e concluso

talvolta mi assale un pensiero confuso
 

Allora mi siedo e guardo lontano

Aspettando un miraggio

Un volo

Un messaggio 

 finché nulla intorno a me resta
 

Una mano generosa sulla mia fronte agitata

una volta si è posata

Mi ha dato per foglio una  nuvola dorata

E per carboncino una linea continua e inviolata

 

Il mio amore per Te

 

E’ con quella che ora ti scrivo,

per dirti che

sento

 ancora

 il profumo del mattino nel deserto

l’odore

che adoravo

 della tua pelle

 che mi rimaneva addosso

quando uscivo dalla nostra tenda

e sento

ancora

 il sapore

sulle labbra,

 di datteri e miele

dei nostri baci

 

Rivedo due figure che cavalcano

Impetuose

Tra nuvole gialle di sabbia e di vento

Se freccia o pallottola allora mi avessero colpito

In quel preciso istante

 giuro

Che di morire avrei preferito

 

Avrei voluto chiudere i miei occhi

Perdendo il mio sguardo su di te

 

Perché

Dopo un grande amore

Ogni altro

Frammento

Di vita

 Non ha più alcun colore!

 

Ma io  ti aspetto

Mio dolce comandante

Io sono paziente

questo lo sai!

E so che rivedrò

la mia luce

sul tuo viso

Qui

In Paradiso!

 

 

 



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