venerdì 25 aprile 2014

MARIA ELENA & LE ALTRE

"Nata a Montevarchi, si è laureata in giurisprudenza con 110 e lode, e ha ottenuto un master in diritto societario".

Così apre Wikipedia su MARIA ELENA BOSCHI, attuale ministro per le Riforme Costituzionali del governo Renzi.
Certo che essere ministro a 33 anni non deve essere facile. Se in più sei donna e sei pure bella...apriti cielo!


Tra l'altro il suo campo é uno di quelli dove credo ci sia da fare di più, in modo sistematico, senza nessuna remora rispetto al passato. Credo ci sia solo da andare avanti come un carroarmato e fare piazza pulita. Nelle scarne righe a lei dedicate da Wikipedia, sono nominati i suoi predecessori e c'é già il posto per un 'successore'..., ma per ora lei é 'in carica'.Le auguro il meglio, sia nel campo lavorativo che in quello personale, affettivo.Si dice single ma non felice (questo denota una grande onestà....caratteristica rara di questi tempi). Io, sinceramente, ai 'single' felici non ho mai creduto....In questo periodo di crisi totale (e, come ho detto più volte, si tratta di una crisi non tanto e non solo economica ma anche e soprattutto, di valori, di atteggiamenti) ci troviamo tutti, inesorabilmente, di fronte a un percorso tutto nuovo da affrontare.Le difficoltà sono di tutti e le certezze di nessuno.Le vecchie regole, i vecchi sistemi, valgono come un'arma spuntata.
Se proviamo a riutilizzarli, ci rimangono in mano solo dei pezzi
Parlo da donna....mi trovo spesso di fronte a uomini assenti, maldestri, malfidenti e tanto, troppo orgogliosi.
Sul lavoro grazie a Dio ce n'é qualcuno che é sufficientemente intelligente per capire che é giunto il momento che uomini e donne non solo si diano una mano per superare questo momento, ma che talvolta é forse meglio lasciare la presa e dare in mano a una donna quello che loro non sono riusciti a risolvere.
Credo sia questo il motivo per cui l'attuale Capo del Governo abbia scelto una persona come Maria Elena.
 Noi donne siamo abituate da sempre ad essere pazienti, efficienti, dotate di grande senso pratico.
Siamo abituate a lavorare in silenzio per il gusto di fare bene il nostro lavoro...tanto sappiamo che per farlo valere dovremo sempre e comunque impegnarci di più di ogni collega uomo.
Gli uomini sono stanchi.
Stanchi di aver fatto tanto, anche, forse, ma di non aver concluso un granché.
Seccati di aver capito che anche tra di noi ci sono quelle che usano la testa e la sanno usare bene.
Disorientati perché non sanno più come prenderci e come trattarci.Nel dubbio, preferiscono non fare nulla oppure divenire prede di quelle donne che, avendo capito le cose come stanno, circuiscono la loro debolezza e li usano come loro per generazioni hanno usato e abusato di noi donne.
Io auguro veramente a tutti, uomini e donne di questo tempo, di fare un passo indietro, di resettare tanti atteggiamenti sbagliati e prevaricatori e di ripartire da capo.
Basterebbe forse ricominciare a fare delle semplici considerazioni.
Abbiamo pari dignità e pari valore....aiutiamoci a vivere...non passiamo la vita a scansarci perché temiamo che l'altro (o l'altra) ci domini.Se qualcuno ci parla, rispondiamogli. Nel lavoro, collaboriamo.
L'arroganza provoca l'odio ma anche il buonismo non serve; serve la schiettezza....e ogni tanto...proviamo a essere garantisti....siamo talmente abituati tutti a mettere paletti e palizzate che abbiamo perso il concetto che anche chi é altro da noi, ogni tanto, possa essere ben disposto nei nostri confronti e chissà, forse magari ci vuole proprio tendere una mano per farci capire che esiste ancora quel certo miraggio che si faceva chiamare Amore????




1 commento:

  1. Nulla da obiettare su Maria Elena Boschi Ministro, anche se, in questo particolare momento, lascio la politica e i politici a se stessi; quando comincerò a vedere risultati anziché dichiarazioni d'intenti, tornerò a metterci il naso. Nulla da obiettare anche sul fatto che la donna debba avere pari dignità dell'uomo e non solo per ragioni di Stato e quote rosa; le donne capaci sono tante ma non moltissime, le altre, nella migliore delle ipotesi, sognano il salto di qualità che possa permettere la realizzazione di sogni impossibili per certe categorie sociali. Sicuramente obietterai che neanche gli uomini validi sono moltissimi e forse hai ragione ma qui bisognerebbe aprire un discorso a parte sulla dinamica sociale che si perpetua da decenni e che Dio non voglia sta ritornando sotto altre forme. Consentimi un appunto personale perché non mi ci ritrovo tra gli uomini assenti, maldestri, malfidenti, orgogliosi. Non è la prima volta che ritorno su questi concetti, sono nato e vissuto per buona parte della mia giovinezza in mezzo alle donne, ho imparato a conoscerle abbastanza bene, non tanto però da non prendere anch'io la mia brava cantonata, forse per eccesso di fiducia o per stupidità mia personale ma, si sa, l'amore è cieco. Detto questo, faccio i miei migliori auguri a chi riesce a fare la quadratura del cerchio; sicuramente voi donne siete pazienti, efficienti, dotate di spirito pratico e molto più presenti dell'uomo che una volta timbrato il cartellino alla fine del lavoro, rientra nell'oasi nebbiosa che lo contraddistingue. Io ovvio, parlo per me che da quando sono nato, vivo perennemente in trincea; sono single ma non felice perché ho imparato che la felicità assoluta non esiste e che se riesci a raggiungere una meta, tutto può cambiare nel giro di pochi istanti; meglio apprezzare le piccole felicità quotidiane e se ne arrivano di migliori tanto di guadagnato. Non sono disorientato di fronte a una donna, semplicemente la ascolto e cerco di valutarne pregi e difetti, poi starà a lei decidere se vale la pena coltivare un'amicizia, se non gli vado bene come soggetto, pazienza me ne farò una ragione senza acrimonia nei suoi confronti e, credimi, il mio non è un discorso cinico ma pratico, senza fiducia reciproca non si andrebbe da nessuna parte, e fallirebbe tutto nel giro di poco tempo. Concludo rifacendomi a Kundera che nell'"Insostenibile leggerezza dell'essere", diceva che "amare una donna non significa andarci a letto assieme ma dormirci assieme", sperando che il medesimo aforisma possa essere rovesciato al maschile. Resto e rimarrò fedele a un mio principio fondamentale e cioè che volere bene a una donna non significa necessariamente esserne innamorati anche se per molti uomini è un'affermazione decisamente complicata, visto che il calore e l'affetto di un'amicizia può essere pericoloso.

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