Conosco Francesco ormai da alcuni anni.
Abbiamo background completamente diversi, ma siamo nati
nella stessa terra.
Abbiamo una quindicina d’anni che ci separano e che ci fanno
far parte di epoche sostanzialmente diverse; lui rimane ‘usque ad finem’, nella
forma mentis e nell’aspetto, uno scapigliato, goliardico e rivoluzionario personaggio
degli anni 60 e 70 mentre io ho vissuto la mia migliore gioventù nel dorato
periodo del boom economico degli anni 80 e sono più trasformista.
Insomma…giocando con le parole si potrebbe dire: un Hippy e
una Yuppi a confronto….
Eppure…eppure dentro siamo parecchio simili.
In modi diversi, la vita ci ha incastrato dentro a
situazioni rigide che ci hanno ingabbiato e che, se da una parte abbiamo dovuto accettare, dall’altra non
cessiamo di combattere proprio in quanto ‘spiriti liberi’.
Volentieri ho accettato di lasciare queste righe unitamente
alle belle e profonde parole della carissima dottoressa Veronica Boldrin a
prefazione di questa nuova raccolta di poesie di Francesco Danieletto dal titolo USQUE AD FINEM (fino alla fine).
Lo ‘spirito libero’ che contraddistingue Francesco si
intrufola in ogni suo componimento.
Rincorre l’Amore con passione, con tristezza, con
malinconia, con rabbia e, talvolta, anche con dissacrante ironia. E corre,
corre, corre sempre…..
Come me, Francesco è così intensamente innamorato dell’Amore
che non riuscirà a fare a meno di cercarlo affannosamente in ogni frammento di
vita.
La sua è una rincorsa che non avrà mai fine.
PREFAZIONE AL LIBRO 'USQUE AD FINEM', RACCOLTA DI POESIE DI FRANCESCO DANIELETTO, in uscita a breve.......
Grazie sei unica...
RispondiElimina