lunedì 12 marzo 2012

LAST CHANCE HARVEY

Una storia bella, che andava raccontata. In italiano il titolo del film é OGGI E' GIA' DOMANI, che é una battuta detta da uno dei protagonisti, ma in verità trovo molto più calzante il titolo in inglese  'LAST CHANCE HARVEY' ovvero L'ULTIMA POSSIBILITA HARVEY'. Film uscito a gennaio 2009, scritto e diretto da Joel Hopkins.
Lui, Dustin Hoffman (Harvey), é un compositore di jingles per pubblicità. Ha un divorzio alle spalle e si reca a Londra per assistere al matrimonio dell'unica figlia. Qui scopre che la figlia preferisce farsi accompagnare all'altare dal patrigno. Deluso, vorrebbe prendere il primo volo per New York, ma lo perde e, tra l'altro, il suo capo, dall'altra parte del mondo, gli dice che ha perso anche il lavoro.
Che fare? Va al bar dell'aereoporto e cerca consolazione in un paio di bicchieri di scotch. Lì incontra una donna (Kate), sola, esattamente come lui. Lei (Emma Thompson) sta leggendo un libro e fatica a dargli retta, ma lui é dolcemente insistente e i due finiscono per fare amicizia.
Si scopre poi che lei é single, che vive con una madre che la controlla come se fosse una ragazzina. Le ore a disposizione prima che arrivi il prossimo aereo per New York non sono molte, ma lei riesce a fargli capire che lui deve comunque andare al matrimonio della figlia, senza per questo sentirsi un escluso. Lui riflette, come si riflette sempre quando ci si trova finalmente davanti  una persona che comincia a vedere, miracolosamente, il meglio di noi stessi, proprio quello che tutto il mondo si rifiuta di riconoscerci da troppo tempo.
Al matrimonio andranno entrambi, lui farà un discorso memorabile, pieno di generosità e di affetto nei riguardi della figlia. Il risentimento é intanto sparito, completamente. Quelle briciole di affetto e di attenzione che la sua nuova amica gli ha saputo dare hanno già avuto un notevole effetto. Al matrimonio, benché siano piazzati all'ultimo nel tavolo dei bambini, i due, invece di sentirsi offesi, riescono anche a ballare e a ridere, e chissà da quanto tempo non gli capitava.
In realtà il finale se ho ben capito, rimane aperto, con tanto di inquadratura dall'alto, che li lascia allontanarsi nella folla. Nel linguaggio cinematografico significa: lasciamoli al loro destino.
Ma loro chiacchierano, si guardano e sorridono in continuazione. Il resto del mondo é come se non esistesse, un fragile e banale sipario che  nulla toglie e nulla dona alla profonda bellezza e alla spontaneità di un sentimento tardivo che tuttavia ha il sapore dolcissimo, di un frutto maturo...the 'last chance', appunto, tutta da cogliere solo per chi ha il coraggio di cambiare.

8 commenti:

  1. Sicuramente intrigante, deve essere stato bello. Grazie per la spiegazione, se mai dovesse capitarmi di vederlo in una programmazione, saprò di che si tratta. Ciao.

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  2. Abbonati a Sky, sono soldini ben spesi. Ci sono tanti bei film...

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  3. Di possibilità ne capitano, soprattutto se pensi che per te non ci sarà più nulla! Basta essere attenti per saperle cogliere :-)

    Su Sky ci sono tante belle cose, non solo i film. Nulla a che vedere né con i canali classici, né con Mediaset Premium :-)

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  4. Che storia! L'ho visto poco tempo fa su Cielo, ma mi ero perso i titoli all'inizio ed i primi 10': poi, attratto dalla presenza di grandi attori come Dustin (ah, il mio caro Dustin!) e la splendida Emma sono rimasto incollato sul divano. Lui, bravissimo nel rappresentare un uomo alla deriva artistica, umana ed esistenziale; lei, a dir poco strepitosa nel rappresentare una vita grigia, piatta, uniforme, in cui l'unico spiraglio di luce è proprio questo incontro. Se non fosse stato per te, non avrei certo ricordato il titolo (in effetti, quello italiano, al solito, è una mezza porcheria....)

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  5. Beh, sai dipende dai gusti (per i canali televisivi)e dalle intenzioni (per il cogliere o meno le opportunità). Ci sono momenti nei quali si é completamente sordi a qualsiasi 'interferenza'... forse perché in testa si hanno troppe cose oppure troppe convinzioni.

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  6. Ti avevo lasciato un commento con la mia identità blogspot, controlla nello spam, per cortesia.....

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  7. Caro Massimo, ho visto il tuo bellissimo commento nella mia mail, ma nn sono riuscita a ritrovarlo qui, cerco di fare copia e incolla:
    Che storia! L'ho visto poco tempo fa su Cielo, ma mi ero perso i titoli all'inizio ed i primi 10': poi, attratto dalla presenza di grandi attori come Dustin (ah, il mio caro Dustin!) e la splendida Emma sono rimasto incollato sul divano. Lui, bravissimo nel rappresentare un uomo alla deriva artistica, umana ed esistenziale; lei, a dir poco strepitosa nel rappresentare una vita grigia, piatta, uniforme, in cui l'unico spiraglio di luce è proprio questo incontro. Se non fosse stato per te, non avrei certo ricordato il titolo (in effetti, quello italiano, al solito, è una mezza porcheria....)
    Purtroppo non riesco a risponderti dalla mail e nn so come mai qui non sia apparso il commento cmq, si, anche i due attori ci hanno messo davvero un peso specifico importante. Se posso dire mi piaceva molto la camminata di lei (molto incerta, che ben descriveva il suo stato d'animo) e l'utilizzo, per entrambi, di un normalissimo trench, che un po' ne confondeva le forme, non più giovanili, con un po' di pugiusto pudore e che allo stesso tempo dava loro quel tocco di 'assoluta normalità' che però, in tutta la storia, si cerca sistematicamente di abbattere.
    Un abbraccio caro Massimo e grazie sempre dei tuoi passaggi qui!

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  8. Forse solo di fronte ad un'ultima chance, si è anche in grado di ricordare tanti errori precedentemente fatti, per superficialità, quando tutto ci sembrava dovuto e ovvio...e assai meno importante e prezioso.
    Un abbraccio grande e buona serata, cara Annalisa

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