mercoledì 18 aprile 2012

DELLE COSE CHE NON VANNO

Il momento é critico. Poco lavoro, pochi soldi per tutti. I negozietti del 'compro oro' si moltiplicano e nessuno capisce dove andrà a finire, poi, quell'oro. La benzina é sempre più carica di accise e il governo continua a spremere chi ha già dato. I suicidi di persone in difficoltà finanziarie si moltiplicano eppure la cosa é vista come un semplice 'male necessario'....che anzi ha avuto il merito di liberarci dal 'default'. DEFAULT che, assiema a SPREAD, é diventato uno dei due spauracchi dei giorni nostri..tanto le parole dette in inglese sembrano più leggere ed evanescenti, e invece picchiano, eccome e picchiano!
A volte questa situazione mi fa venire in mente un episodio de 'I Promessi sposi' dove mi pare di ricordare che  la folla inferocita le suoni di santa ragione al cancelliere spagnolo Ferrer che aveva rappezzato le casse del governo ma aveva affamato i cittadini. La storia si ripete. I secoli sono trascorsi, le guerre si sono accavallate sulle generazioni eppure si torna sempre a infognarci nei medesimi crocicchi, come in un bizzarro e infinito gioco dell'oca.
Facile dare la colpa agli altri, genericamente, tanto più che ultimamente vengono a galla sprechi e malaffari anche da parte dei politici che, almeno fino a ieri, si fa per dire, ci sembrava potessero essere (i più) puri. Lo dicevo anche tempo fa quando contrapponevo Lady Gaga a Adele. Oggi é la semplicità e la verità che ci salveranno e anche l'impegno, quello di ognuno di noi. Tutto quello che é finto e artefatto ha le ore contate, ci ha stancato e ci ha deluso Ed é giusto che sia così. Io sono convinta che se ognuno, nel suo piccolo, facesse o almeno provasse a fare per bene quello che deve fare saremmo già enormemente avvantaggiati. Ma non é facile spiegare queste cose specialmente ai giovani quando loro per primi vedono e toccano con mano atteggiamenti, forzature  e situazioni sballate e coercitive da parte degli adulti. E anche solo il mondo della scuola ne é pieno; c'é qualche rara perla ma la maggior parte del corpo insegnanti é composta da persone che vivono di rancori reciproci, che perdono più tempo a rimproverare gli alunni o a far casini inutili invece che infondere  il gusto per la materia che insegnano e magari anche un pizzico di coraggio per la vita.
Ma credo che in tutti i mondo culturali o lavorativi le cose girino più o meno così, come se fossero tanti mari chiusi dove girano i soliti pescecani che fanno incetta di tutto, dove sonnecchiano le sogliole che preferiscono nascondersi sotto la sabbia, dove i polipi trasmutano colore per mimetizzarsi e sembrare quello che non sono e dove guizzano  tutti gli altri pesci, ognuno a modo suo, tentando di far salva la vita almeno fino al giorno dopo... 

17 commenti:

  1. Buongiorno, Annalisa.
    Il tuo ragionamento è molto complesso ed articolato, ed altrettanto complesse ed articolate potrebbero essere le millemila considerazioni possibili: te ne faccio solo una. Che è quella sull'egoismo sociale: anni ed anni di malgoverno e malaffare hanno distrutto il tessuto sociale di una nazione, che sempre più a fatica si può vivere come "bene comune" ma appare per lo più una somma di singoli interessi tra essi contrastanti. Sintetizzando, non può esistere un paese di 60 milioni di tutti furbi; l'esperienza insegna che quando tutti ci si crede furbacchioni, è la volta buona che si è in realtà tutti "stupidotti". Egoismo sociale, tutti vogliamo tutto purchè i costi e le conseguenze le affrontino gli altri: è l'applicazione di quel concetto caro ai paesi anglosassoni del "nimby" (not in my back yard) che produce solo danni per la collettività. Del resto, la morte della Politica ed il suo rimpiazzo con comitati d'affari regala solo queste mele avvelenate. E se sappiamo che fine ha fatto Biancaneve, non vedo all'orizzonte principi azzurri, ecco.

    Ciao e buon mattino

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  2. ehm...Annalisa, guarda nello spam, per favore....

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  3. Che il momento sia critico e che sia sotto gli occhi di tutti, mi sembra innegabile. Quello che non ci si sforza di sottolineare è che molte responsabilità stanno in chi, per ceca presunzione, ci ha portato a questo sfacelo. Non sto qui a fare processi, ci saranno altri momenti in cui la storia giudicherà, io sono molto pragmatico e cerco di analizzare le cose. Viviamo in un sistema capitalistico e, nel bene e nel male, ci dobbiamo convivere. Stabilito questo, bisogna anche capire che per ritornare al vecchio modo di vivere, dovranno passare anni. quindi o rimaniamo nel contesto e ci salviamo o cambiamo tutto e ne facciamo uno di nuovo, cosa che allo stato attuale mi sembra impossibile (non vedo rivoluzioni in giro anche se tutti urlano). Il fatto che ci sia gente che vende i preziosi di famiglia (chi ne ha naturalmente)non è una novità, la novità semmai sta nel fatto che il numero è aumentato in modo esponenziale. Per quanto concerne i suicidi è la logica risposta di chi, disperato, non trova soluzioni ma soprattutto non trova nelle istituzioni nelle quali ha sempre creduto, valide risposte. E, qui vengo al punto sull'attuale governo, chiamato a svolgere un compito molto difficile anche per l'ignavia di politici di ogni colore che piuttosto che prendere provvedimenti impopolari, a suo tempo, quando i problemi erano ancora gestibili, hanno preferito chiudere gli occhi e, peggio ancora, diffondere ottimismo a piene mani come se vivessimo nel regno del bentegodi. L'italiano per sua natura è un individuo che una volta incanalato in un binario dove, tutto sommato, ha una sua routine dignitosa che gli permette di vivere decentemente senza troppi problemi, se ne frega altamente della politica e di chi ci sguazza dentro ogni giorno. Quando le cose vanno male, tutto quello che ha relegato in un angolo lo risputa fuori con il massimo del rancore (leggi discorsi da osteria) diventando il qualunquista perfetto. L'unica cosa che, a mio avviso bisognerebbe avere il coraggio di fare, è di mandare a quel paese tutta la classe politica, vecchia; crearne di nuova e soprattutto fare delle regole nuove o anche mantenere le vecchie in essere, se sono valide, facendole funzionare. Se siamo arrivati al "mangia mangia" di questi ultimi anni è perché non c'è stato nessun controllo da parte dello stato in tutti i traffici e il malaffare che è stato il pilastro fondamentale di questa seconda repubblica. Finito questo discorso sicuramente politico, come a qualcuno potrà apparire, non mi stancherò mai di dire che la mancanza di un substrato culturale , dall'operaio che tira la cinghia, al padrone che non sa come spendere i soldi, è uno dei ritardi più palesi nella nostra società, non perché con la cultura dia da mangiare all'operaio o faccia fare soldi all'industriale ma perché è un'evoluzione naturale dell'intelligenza che ci consente di esaminare le cose sotto altri punti di vista o, meglio ancora, e sarebbe la cosa migliore, non permettere che certi personaggi possano portare una Nazione allo sfacelo, come è stato fatto in questi ultimi anni. Finché ogni uno continuerà a coltivare i propri interessi, magari bestemmiando in osteria, di passi avanti se ne faranno gran pochi. Adesso è inutile piangere sul latte versato, c'è un uomo che sta rompendo le balle a tutti gli italiani con tutte le leggi che sta facendo per risanare l'economia, speriamo solo che una volta finito il suo compito, lasci spazio a politici veri magari di nuova generazione. Quanto al fatto che, se tutti, nel loro piccolo, facessero qualcosa di buono e positivo... la ritengo un utopia, modificabile certamente ma con tanto tempo davanti per attuarla, l'egoismo dell'animo umano non si cambia dalla sera alla mattina e qui ci troviamo di fronte a generazioni alle quali è stato insegnato solo questo: affarismo, denaro e menefreghismo dei problemi altrui, con le dovute eccezioni naturalmente. Si spera solo che tutti abbiamo capito la lezione altrimenti ci affoghiamo da soli.

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    1. Sarà anche colpa dei politici, certo, ma i politici li abbiamo eletti noi. Sono stati in Parlamento, negli anni, sia Cicciolina che Luxuria. C'é stato e c'é anche un tale A. di Pietro che incolpa l'attuale governo di aver mandato suicidi non so quante persone quando lui stesso, ai tempi del suo fulgore ne mandò personalmente altri a finire nello stesso modo. E allora cosa c'é di sbagliato? Forse le regole? Sicuramente é anche così, ma se poi ognuno di coloro che sale al potere prende lo scettro e cambia tutto quanto é possibile cambiare al solo scopo di 'pararsi il ...' capisci anche tu che siamo sempre daccapo. Questo governo tecnico era partito bene ma mi pare proprio che si stia affossando nel confronto col substrato partitico precedente e, da qui, un'impasse che non riesce a produrre l'effetto che si sperava inizialmente. E allora che fare? Noi poveri cittadini siamo al tempo stesso artefici e vittime e io, personalmente, sono estremamente sfiduciata da una situazione che sta investendo dal primo all'ultimo. Cerco di fare il mio meglio, per quanto posso, per come posso, cercando di evitare le mazziate quotidiane, per ora altro rimedio non vedo....

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  4. Per Checcus....sto di fretta....il tuo mega commento lo leggerò e commenterò con calma 'asap' (as soon as possible:-)
    Per Conte Max..ho visto il commenti, farò copia e incolla qui 'asap'..come già detto per Checcus e intanto grazie per la vs. partecipazione:-)))

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  5. Che Bella e azzeccata la tua metafora finale sul mondo sott'acqua!!! :)
    E ce ne sarebbero ancora di pesci da citare.....!!!
    In questo caso io temo di essere spesso proprio un'inutile sciocca sogliola però!!...
    (e non per la linea sottile!)

    Ciao
    Annie Lisa

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    1. Annie, ognuno ha il suo sistema per sfuggire al pericolo..anche la sogliola ha il suo valido stratagemma:-))))

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  6. Basterebbe che ognuno pagasse le tasse in relazione a quanto guadagna...tutto qui! Ed è quello che succede esattamente in Germania. Se da noi non cambia il senso di fregare il prossimo, di pensare ai propri comodi, possiamo stare a parlare per anni, ma non risolveremo nulla.

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    1. Ti avevo risposto ma la risposta é sparita....provo a riscrivere. L'equità fiscale é una cosa giusta ma se poi non c'é chi sa spendere adeguatamente e con buon senso, soprattutto, i soldi altrui? Siamo daccapo, non trovi? Qui da noi ci sono e ci sono sempre stati anche degli sprechi enormi oltre all'uso personale del denaro pubblico, per cui, ci si ritrova sempre daccapo...ci vorrebbe un Bill Gates anche in economia, speriamo che qualcuno ce lo mandi....

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  7. Conte Max mi dice....

    Buongiorno, Annalisa.
    Il tuo ragionamento è molto complesso ed articolato, ed altrettanto complesse ed articolate potrebbero essere le millemila considerazioni possibili: te ne faccio solo una. Che è quella sull'egoismo sociale: anni ed anni di malgoverno e malaffare hanno distrutto il tessuto sociale di una nazione, che sempre più a fatica si può vivere come "bene comune" ma appare per lo più una somma di singoli interessi tra essi contrastanti. Sintetizzando, non può esistere un paese di 60 milioni di tutti furbi; l'esperienza insegna che quando tutti ci si crede furbacchioni, è la volta buona che si è in realtà tutti "stupidotti". Egoismo sociale, tutti vogliamo tutto purchè i costi e le conseguenze le affrontino gli altri: è l'applicazione di quel concetto caro ai paesi anglosassoni del "nimby" (not in my back yard) che produce solo danni per la collettività. Del resto, la morte della Politica ed il suo rimpiazzo con comitati d'affari regala solo queste mele avvelenate. E se sappiamo che fine ha fatto Biancaneve, non vedo all'orizzonte principi azzurri, ecco.

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    1. No, i principi non esistono e, se così fosse, anche nella storia di Biancaneve, arrivano sempre un po' troppo tardi e, tra l'altro, fanno ben poco, arrivando a storia conclusa o quasi. L'egoismo che tu chiami 'sociale' é lo stesso che si ritrova anche nei piccoli cerchi del privato, ed é quello da cui bisogna salvarsi, ognuno di noi deve cercare di farlo, purtroppo, tutti i giorni. Le mele avvelenate oramai non te le propongono e basta; te le tirano dietro....Non sapevo del significato di 'nimby'..molto colta come nozione..wow! Complimenti!!

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  8. Sicuramente bisognerà riscrivere tutto ma è come togliere la droga a chi è in crisi di astinenza. E' molto difficile ritornare sui propri passi e ripercorrere situazioni palesemente difficili, come quelle di una volta, quando per anni ti hanno detto che tutto andava berne. Sono d'accordo con te quando dici che questo governo, tutto sommato, era partito bene e ora è sotto il ricatto dei politici che, non volendo sporcarsi le mani, cercano di ricattarlo quotidianamente. E, non solo i politici, ovvio, ma anche le banche, veri comitati d'affari che prima riempiono i loro forzieri, salvandosi, e poi lasciano che tutto vada a rotoli tanto non hanno niente da perdere. Per il resto, dopo sei mesi di silenzio, i politici tornano a rimettere il naso fuori dalla porta cercando di dimostrare che si stanno rinnovando. Ovvero, azzeramento dei vecchi partiti, con ripresentazione delle stesse facce, magari supportate da qualche tecnico convinto ad entrare in politica o industriale(leggi Montezemolo), che non ha niente di meglio da fare. Il teatro ricomincia, prego signori prevendita di biglietti sul territorio nazionale. (Poi se magari succede che il popolo bue si rompe le...).

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    1. Io spero per il bene di tutti che l'attuale governo si dia una drizzata di schiena e si imponga di fare altro oltre alla dispensa delle tasse: taglio sprechi e incentivi al mondo del lavoro.

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    2. Purtroppo una volta esaurito il suo compito, tutto ritornerà in mano ai politici che sicuramente non hanno capito che devono cambiare registro. Il resto è tutto da scoprire...

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  9. Difficile è vivere con sempre maggiori difficoltà e prospettive di serenità ed assistere alla frenesia di cupidigia da squali della nostra classe politica. La casta senza ritegno alcuno approfitta impunemente di tutto quello che le spetta (!) in base a privilegi insopportabili in un Paese in crisi profonda come il nostro e anche di ciò che neanche le spetterebbe in base ai suoi stessi privilegi. All'estero le campagne elettorali in corso vedono anche in vecchi politici comprendere che di fronte ai sacrifici che chiedono alla popolazione devono adeguarsi e tra i fiori all'occhiello mostrano le loro scelte in economia: prendono l'autobus o la bicicletta per spostarsi, rinunciano a privilegi. Qui da noi sono tutti ad arroccarsi e parlarci di quanto sia bella la precarietà, bella per tutti tranne che per loro.

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    1. Questione di intelligenza..se lo fossero avrebbero fatto altre scelte, tipo quelle che dici tu e di sicuro sarebbero premiati e noi saremmo più sereni. Il terreno é fertile perché sorga un nuovo personaggio...basterebbe così poco!!!

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    2. Bisogna vedere a che tipo di personaggio ci si riferisce. Il momento politico non è certo dei migliorie, io ho sinceramente paura che vi possa essere qualcuno che ne approfitta, non serve molto, basta solo promettere tutto quello che la piazza vuole. Dopo una volta al potere si fa presto a rimangiarsi tutto, e intanto...

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