Appena tornata da un piccolo tour nella Carnia, a Sauris, come al solito rifletto su tante cose. In un paesino isolato di montagna, specialmente di sera, con la neve che svolazza nel buio, la 'casa' direi che assume i suoi connotati ideali, quelli veri, essenziali; é sinonimo di calore, rifugio, punto di aggregazione, luogo di ristoro e di riposo. Il luogo migliore per ricaricarsi e ripartire, ma anche quello per fermarsi ad ascoltare, in silenzio, i propri pensieri.
Io non sono molto amante della montagna ma questo non significa certo che non ne apprezzi la maestosità, il silenzio, l'aria pulita e tutta quella sua straordinaria bellezza che sempre mi fa pensare a quanto infinitamente piccoli siamo noi esseri umani di fronte all'immensità della natura. Quando mi capita di trovarmi in certi luoghi guardo dirupi, vallate, boschi, le nuvole che nel cielo azzurrissimo si disfano e si riaggregano lente come zucchero filato sparso dal vento e provo a reprimere i miei casini mentali...provo a dirmi che sono poco più di nulla in confronto a tutto questo e che perciò tante volte sarebbe ben più sano e intelligente cercare di vivere in modo più 'leggero'. Ma per chi é fatto come me e dunque non é superficiale, questa é davvero una 'mission impossible'. L'età, poi, contribuisce ulteriormente a tirarmi la manica dalla parte dei pensieri e a lasciarmi completamente indifesa e impreparata dal lato della spensieratezza Mi accontento allora di osservare e di lasciarmi 'rapire' da particolari della vita altrui, da immagini, da cose che raccontano delle storie.
L'immagine che vedete l'ho scattata all'entrata di un grazioso piccolo ristorante. Inconfondibile il legame che hanno i valligiani con il legno. Di legno sono la maggior parte delle case, che così risultano calde e accoglienti, di legno sono anche la maggior parte degli oggetti artigianali da loro prodotti. E' un'armonia indissolubile tra l'uomo e l'ambiente. Poi però, quando l'ambiente esterno diventa ostile, ecco che c'é la necessità di un riparo. Ricordo che tanti anni fa quando andavo ancora a scuola, non riuscivo a capire come la tridimensionalità fosse una scoperta che aveva rivoluzionato la vita dell'uomo primitivo solo dopo un'infinità di tempo, consentendogli, appunto, di trovare riparo in una caverna o comunque di mettere insieme dei pezzi di legno per riuscire a ripararsi. La giudico infatti un bisogno così fondamentale che mi risulta impossibile che non ci si sia pensato da sempre..ma qui rischio di perdermi e allora non vado oltre, lasciando al buon Piero Angela e al di lui egregio figlio di occuparsi di usanze dei tempi che furono e di spiegarne il perché. Finisco con qualche breve riflessione...dolcissima la casa dove si ritorna sapendo di essere compresi e amati, amara, invece, tremendamente amara e opprimente, quella dove si cerca asilo solo perché non si ha altro luogo dove andare, pur sapendo che lì, in realtà, l'Amore é morto e sepolto da chissà quanto ormai.
Condivido in toto quanto hai scritto. Una sola considerazione: ti invidio anche perché la montagna fa parte del mio retaggio culturale fin da quando ancora bambino ci andavo con mia madre nel mese di Settembre, da quella parti poi, ovvero Costalissoio di S.Stefano di Cadore. Posti dei quali conservo ricordi affettivi fortissimi della mia infanzia/giovinezza. Ma prima di morire devo riuscire a tornare da quelle parti e riassaporare come dici tu, il silenzio innaturale, le urla di corvi e le nuvole che si rincorrono specchiandosi nelle montagne.
RispondiEliminaTi auguro un felice ritorno da quelle parti...ora che stai diventando famoso con i tuoi libri, chissà, magari qualche sponsor ti inviterà ufficialmente a trascorrere qualche lieto giorno in montagna in cambio di qualche chiacchierata letteraria..perché no?
Eliminaeccomi qua, fra tante "mila" cose, ogni tanto passo a leggere e a innamorarmi sempre di più de tuo scrivere... e ogni volta penso che considerarmi scrittrice è un offesa a chi ha un vero talento come il tuo... continuerò a fare la "scrittucchiera"... un bacio tesoro
RispondiEliminabellissimo post...
Macché offesa, a una come me che ha intitolato il blog 'Tuttiicoloridellanima' piacciono tutti i colori, o meglio, le manifestazioni delle persone...e poi tu sei solare, dinamica, piena di umanità, ironica. Te l'ho sempre detto: continua che va benissimo così!!!
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