mercoledì 17 luglio 2013

MAMMITUDINE

 
 
 
Nelle ore in cui quella che fu l'indimenticabile 'bellezza triste' di Diana Spencer, meglio conosciuta come Lady D, sta per diventare nonna, ripenso volentieri a un'immagine come quella che vedete qui accanto. Penso a come sarebbe enormemente felice di assistere dal vero a quello che sta accadendo, sebbene, ne sono convinta, con un grosso pizzico di amarezza per quella gioventù che ci si deve obbligare a non ritenere più tanto nostra quando certi 'step' vitali ci obbligano a far fronte a innegabili realtà.
Molte donne sono madri, ma poche, credetemi, riescono a farlo nel migliore dei modi. Talvolta ci sono vere e proprie problematiche non tanto economiche ma, fondamentalmente, esistenziali, anzi, psicologiche, che rendono il rapporto mamma-figlio non sempre così facile da gestire. Per molte di noi (sono madre anch'io), il figlio rappresenta un problema, per altre è un mezzo di proiettare sogni e desideri infranti, per altre ancora è una sorta di cuscinetto che dovrà assorbire tutti quei colpi che non si è riuscito di assestare a chi, a buon diritto, avrebbe dovuto riceverli.
Come dicevo prima ricordo con particolare tenerezza questa serie di immagini di Lady D. che, per prima, riuscì a rendere il suo ruolo di madre perfettamente logico, e grande, e dignitoso benché fosse blasonatissima. Quei piedini scalzi del piccolo William mi hanno sempre fatto pensare che lei anteponesse il bene dei suoi figli alle rigide etichette di corte. Era indubbiamente una donna di grande coraggio e di forte carattere. Penso che per molti versi mi somigliasse perché anche io, nonostante un'aria dolce ed equilibrata, ho tuttavia una determinazione che pochi avrebbero immaginato.
Lady D è stata mamma con l'orgoglio e la felicità di chi comprende la grandezza di questo ruolo, di chi non lo ritiene una perdita di tempo che viene sottratto al proprio avanzamento sociale, alla carriera, agli altri ruoli che la vita ci obbliga a sostenere.
'Mammitudine' è una parola che in italiano non esiste, mentre in inglese c'è un suffisso che si attacca a un sostantivo e che potrebbe facilmente generare una parola di questo senso. Tale suffisso è 'hood'. Pensiamo a 'brotherhood' ad esempio, che vuol dire 'fratellanza'...comunque, lasciando da parte questa mia strana passione per le parole, torniamo a Lady D. Spero che da qui le arrivi il mio pensiero di profonda gratitudine per avermi fatto considerare  che l'essere madre ha un enorme valore, che va coltivato e rispettato, al di là dei luoghi comuni perché è proprio lì, nel rapporto madre-figlio/a che si radica la vera forza di un essere che dovrà vivere dopo di noi e del quale una madre è il custode, il maestro, il consolatore, ma mai l'arrogante tiranno, né tantomeno un sordo egoista che vive per pretendere di riavere indietro quello che magari di malavoglia, ha dato in quei primi, essenziali anni che sono serviti a forgiare ognuno di noi. 

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